Se hai cercatola parola “granuloma apicale” su Google ed hai trovato questo articolo, molto probabilmente è perché il tuo Dentista facendo una radiografia ti ha diagnosticato questa patologia.
La parola “granuloma apicale” in se mette un pò paura, ma voglio tranquillizzarti, si tratta di esiti che si riscontrano frequentemente, nella maggior parte dei casi possono essere risolti ed in quelli in cui il dente è molto compromesso si può procedere con l’avulsione. Non si tratta di una patologia di natura neoplastica come evoca il nome.
Che cos’è un granuloma apicale?
Un granuloma apicale è l’esito di un processo infiammatorio cronico a carico dei tessuti periapicali del dente (quelli che si trovano all’estremità della radice del dente).
Da cosa è causato un granuloma apicale?
Le cause che portano al formarsi di un granuloma apicale in prossimità della radice del dente possono essere le seguenti:
- Infettive: i batteri, in seguito ad un processo carioso profondo, non curato o mal curato, possono raggiungere la porzione apicale del dente (l’estremità della radice) e determinare l’instaurarsi di un processo infiammatorio cronico in cui esito è appunto la formazione del granuloma apicale.
- Necrosi asettica: si tratta di una causa meno frequente, dovuta alla progressiva occlusione degli spazi interni del dente per eccessiva produzione di dentina terziaria.
Quali sono i sintomi di un granuloma apicale?
Il granuloma apicale è solitamente asintomatico, il paziente spesso non sa nemmeno di averlo e se ne scopre la sua presenza solo dopo aver eseguito un radiografia, magari per verificare altre problematiche.
In qualche caso si riscontra una lieve dolenzia alla percussione o alla masticazione, ma come detto di solito è completamente asintomatico.
La sintomatologia cambia nel momento in cui il processo infiammatorio subisce una riacutizzazione. In questi casi i sintomi diventano quelli tipici di un’infiammazione acuta con forte dolore e, poichè spesso il granuloma è di natura infettiva, si associano ascesso e gonfiore.
Perché è importante rimuovere un granuloma apicale anche se non fa male?
Innanzitutto perché la sua riacutizzazione è sempre “dietro l’angolo”, provocando forti dolori e disagi, fino alla perdita del dente.
Inoltre un granuloma apicale lentamente tende ad ingrandirsi ed evolve verso la formazione di una cisti (evoluzione cistica del granuloma) a spese dell’osso circostante, con le relative problematiche.
Come si cura un granuloma apicale?
Se il dente non è mai stato trattato endodonticamente, la terapia di elezione è la classica terapia canalare, con la pulizia e la disinfezione accurata dei canali radicolari e la loro successiva sigillatura fino all’apice.
Successivamente, il dente va tenuto sotto controllo radiografico, per alcuni mesi e, se il trattamento è stato ben eseguito, si osserverà sicuramente un sua riduzione nelle dimensioni fino alla sua scomparsa.
Se il dente è giù stato trattato endodonticamente è necessario fare un ritrattamento canalare, cioè vanno nuovamente ripuliti i canali del dente e sigillati nuovamente.
Qualora non fosse possibile accedere ai canali perché, ad esempio, il dente è un pilastro di un ponte, oppure quando, nonostante una terapia canalare correttamente eseguita, il granuloma tende a recidivare, è possibile rimuoverlo per via chirurgica (endodonzia chirurgica).
Nei casi in cui il processo infiammatorio abbia causato danni irreversibili è necessario procedere con l’avulsione del dente interessato.

Odontoiatra, Libero Professionista con Studi Dentistici a Milano ed a Vigolzone (PC).
Iscritto all’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Milano.
Principali aree di Interesse: Implantologia e Protesi Dentaria, Ortodonzia invisibile con tecnica Invisalign®.